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Giovannipio Gravina | SPOTIFY CHIUDE IL PRIMO TRIMESTRE 2021 IN POSITIVO: CRESCONO ABBONATI E FATTUR
Posted: Jul 03, 2021
La piattaforma arriva oggi a contare 158 milioni di utenti premium su un totale di 356 milioni di utilizzatori dell'app. I ricavi si sono attestati sui 2,15 miliardi di euro, +16%
Spotify cresce: la piattaforma di streaming musicale ha chiuso il primo trimestre con un fatturato pari a 2,15 miliardi di euro, in crescita del 16% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e, dopo tanti trimestri in perdita, registra un utile netto di 23 milioni di euro.
A tutto questo si aggiunge un solido flusso di cassa (44 milioni di euro), che non si deve esclusivamente all’aumento dei prezzi dell’abbonamento che sta interessando da inizio anno anche l'Europa - secondo tempistiche e in mercati ancora da definire -, ma anche a un incremento dell’attività anche sul fronte pubblicitario della piattaforma.
Ma non è finita: Spotify, infatti, ha reso noti anche i dati di utenza a fine marzo 2021. Il numero di utenti che hanno scelto di ascoltare musica e podcast in streaming usando la piattaforma ha raggiunto un totale di 356 milioni, con un aumento del 21% del numero di abbonati paganti in un anno, a quota 158 milioni.
Per avere un parametro di riferimento, a fine dicembre 2020 gli utenti attivi mensili e quelli paganti erano rispettivamente pari a 345 milioni e 155 milioni, vale a dire che nei primi tre mesi dell'anno Spotify ha aggiunto alla conta degli utenti premium altri 3 milioni.
Gli aumenti su base annua sono altrettanto significativi: gli utenti attivi sono cresciuti del 24% e quelli paganti del 21%.
I dati sull'aumento del numero di iscritti sono legati alla strategia commerciale avviata dalla piattaforma volta a espandere la sua presenza nel maggior numero di Paesi. Nell'ultimo trimestre, infatti, Spotify è stato lanciato in altri 86 mercati che fanno passare a 178 il numero totale delle country presidiate.
CROSSMEDIALITÀ E CONVERGENZA: MOBILE, AUDIO, DOOH
Anche il mobile, come tutto il mercato della pubblicità digitale in genere, sta vivendo un forte momento di rottura e cambiamento, mettendo a punto approcci innovativi dal punto di vista teorico e pratico. Ne hanno parlato Luca Panella, Managing Director di Ogury Italia, e Vittorio Bucci, CEO & Partner di Mediaplus Italia.
E se una volta il programmatic advertising era confinato al solo mezzo internet, con il tempo, invece, è diventato una sorta di "state of mind", trovando applicazioni anche su media prima legati a logiche di compravendita più tradizionali. Tra quelli che più recentemente sono entrati nella famiglia del programmatic advertising c’è la radio, o meglio il più ampio ambito dell’audio che sta letteralmente esplodendo negli ultimi tempi sia tra il pubblico che tra le aziende. Ne abbiamo parlato con Alberto Mazzieri, Director of Sales di Spotify Italia, e Gino Ruli, Automation Lead di Spotify Italia e Spagna.
Accanto all’audio, il programmatic prende piede anche nel DOOH (Digital out of Home), con i principali circuiti di affissione digitale che utilizzano sempre più sofisticate tecnologie per connettersi alle piattaforme e alle logiche del digital advertising. Sul tema abbiamo sentito il parere di Marco Orlandi, CEO di Pladway, società italiana che dopo l’ingresso nel gruppo Voilàp si sta sviluppando rapidamente anche all’estero, e di Chiara Cordiali, Account Director di VIOOH, intervenuta al Programmatic Day 2021 in compagnia di Pietro Ronzoni, Data & Programmatic projects di IGPDecaux, per raccontare come il Programmatic DOOH sia in fortissimo sviluppo con nuove soluzioni, che garantiscono sempre più flessibilità.
L'EVOLUZIONE PASSA ANCHE DALL'IN HOUSING
Nonostante le sfide del 2021, dunque, il mercato programmatico in Italia conferma la sua ascesa, grazie soprattutto alle sue caratteristiche principali: la sua potenza in termini di targetizzazione e la possibilità che offre di ottimizzare le campagne in tempo reale. Proprio per questo, sarà interessante vedere come nei prossimi anni questo mercato saprà rispondere agli importanti cambiamenti in atto, non ultimo il diffondersi dell’in-housing da parte delle aziende. E’ con alcune considerazioni su quest’ultimo trend di Andrea Lamperti, Direttore dell’Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano, che si è chiusa l’edizione 2021 del Programmatic Day 2021, trasmessa in diretta streaming su Engage.it.
Attualmente l’offerta di Publicom è contraddistinta da un approccio data-driven-marketing, basato sulla comprensionedell’utente e del business aziendale, sulle competenze di marketing e media planning, sullacapacità operative di media buying attraver